giovedì 25 settembre 2008

August Strindberg metteva in scena le sue nevrosi





1.August Strindberg era incapace di avere rapporti con la gente, in specie con le donne, era assai peggio dell’altro drammaturgo vichingo coevo , il norvegese Henrik Ibsen, che pure si era congedato con un dramma (“ Quando noi morti ci destiamo”) che è tutto un programma circa l’utilità dell’arte e l’impegno intellettuale ( ossia zero). Ma per avere l’esatto senso della sconfitta e del fallimento dei rapporti interpersonali di Strindberg basta
andare a rileggersi quel drammone plumbeo zincato come una bara che è “ Danza Macabra” , opera che fui tentato di mettere in scena qualche anno fa perchè nel protagonista , il capitano fallito che comanda una sorta di ultimo avamposto da “deserto dei tartari” su un isola che non c’è , e nella moglie ex attrice ( che a quel tempo significava anche “puttana”) , tolta dalla strada dall’ottuso capitano per portarla a vivere su uno scoglio irto grigio e deserto, tra gli alzabandiera e i present'at-arm , le tramontane polari e la danza dei reumi , c'era qualcosa di mio , della mia vita reale , ma anche qualcosa che in qualche modo potesse appartenere a tutti , dal commesso al commerciante , dall’impiegato del catasto al barbiere, dal macellaio al benzinaio, ecc. ed è questo il segno distintivo di riconoscimento di un’opera d’arte .

2. E Strindberg era un vero e grande artista, un genio , animato da un intimo lacerante pressante desiderio di verità assoluta, al di là delle scelte formali ed estetiche. Lo confessa lui stesso ad un amico , nel 1907: “ Vorrei scrivere bello, luminoso, ma non m’è lecito; non ce la faccio . M’impegno come in un dovere orribile a dire la verità: la vita è indicibilmente brutta”.

3,Era sempre inquieto, teso, ansioso, tormentato, tumultuoso , frustrato, angosciato, ma anche infoiato, con il dramma coniugale (e sessuale) fisso nella testa . Era un uomo ossessionato e ossessionante , assolutamente insopportabile , un uomo “folle” e per anni la follìa è stata considerata una sorta di “conditio sine qua non”, un pass-partout per aprire la porta misteriosa dell’arte , dove risiede il sesto senso che ti fa essere in qualche modo profetico.
E August Strindberg lo fu, profetico. Anticipò di mezzo secolo tutta la tematica di quell'altro genio svedese (della cinematografia e del teatro ) che è Ingemar Bergman. Tutti e due hanno avuto tormentate convivenze , matrimoni e divorzi in serie , in produzione industriale ( Per Ingmar se ne contano già cinque , August si limitò a tre : sposò dapprima una borghese
tedesca, poi una pittrice austriaca , infine una attrice norvegese, che somigliava molto alla moglie del capitano della danza macabra ) .
Dapprima “niciano” , con la teoria del superomismo, visionario lucido, si entusiasmò per le religioni, soprattutto lo intrigò il buddhismo e poi approfondì anche il cattolicesimo. Anche lui , l’August – come il pauroso , ma ugualmente tormentato e infoiatissimo “don Lisander” , che sfiancò la povera Enrichetta facendole partorire 13 figli e non so quanti aborti - ha avuto la sua conversione e così la sua follìa di base è diventata mistica-simbolica, finchè nel suo bisogno di “tutto esplorare” approdò alla politica e i suoi lavori diventarono social-cristiani, ma, intendiamoci, una social democrazia alla svedese, mica all’italiana.
Quando August scriveva i suoi drammi (l’abbiamo già detto) era la sua vita che metteva sul palcoscenico, affinchè - diceva lui – “ io la patisca e ne dia conto al mondo”.

4.Era un pazzo allucinato visionario sognatore che anticipò tutti i temi dell’angoscia che trattiamo ancora oggi: lui e Munch , con il suo “Urschrei” , hanno precorso i tempi. Strindberg ha anticipato tutto: Brecht, gli sperimentalisti e il teatro senza una vera e propria trama, dove quel che conta è l'interiorià, il paradiso e l'inferno del singolo soggetto, i fantasmi del quotidiano che ci portiamo dentro e che purtroppo non potremo mai - dico mai - del tutto
rimuovere. “E danza macabra” che cos’è se non questo ? Il bello, anzi direi il brutto, è che 'sti fantasmi tu mica lo sai perchè ti aggrediscono. Magari c'entra tua madre e tuo padre che litigavano e avevano problemi sessuali ancor prima che tu nascessi , magari c'entra tuo nonno che non hai mai conosciuto; magari centra quello zio pazzo che si credeva un santo e andò a farsi eremita in una grotta sita in un paesino , Amatrice, che è a confine con tre quattro regioni, ma è famoso solo per un certo condimento della pastasciutta, “ all’amatriciana” .

5.Certo, August Strindberg , non conosceva Amatrice , né l’amatriciana , e forse non l’avrebbe digerita , con il suo stomaco delicato, come non avrebbe digerito – pur essendo “il più moderno dei moderni” come scrisse di lui O’Neill, quello che un presunto artista salentino ha fatto qualche tempo fa (con la complicità del cattedratico di turno) all’Accademia delle Belle Arti, ovvero far sgozzare un innocente capretto davanti ai suoi discepoli, in nome della sublime arte..” E' un'operazione di poesia...alta poesia rituale, sacra..,” ha detto il professore difendendo a spada tratta lo sgozzatore di capretti dagli attacchi dei retrogradi. “Del resto - ha soggiunto il direttore dell’Accademia in persona - anche Leonardo, Dante, Bunuel, anche Fo lo hanno fatto.. Come vedi, caro August , gli imbecilli continuano a proliferare e a circolare nelle scuole!.... Anzi, sembra che ce ne sia una vera e propria inflazione al punto tale che si ha timore di essere contagiati.

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